Sebastiano
Moretti
Pittanu
(Tresnuraghes
1868 - 1932)
Nato a
Tresnuraghes il 3 giugno 1868 dal
mugnaio Antonio Moretti e Marchesa
Cadoni, morì a Tresnuraghes il 24 aprile
1932.
Sebastiano
Moretti ricevette la sua prima
formazione poetica e culturale nel
seminario di Bosa che frequentò per
alcuni anni.
La sua
ricerca lessicale, sonora, di forme
poetiche innovative, sempre più
elaborate e complesse raggiunge limiti
di funambolismo esasperato.
Il nome
di Sebastiano Moretti è legato a quelle
composizioni "a retrogada" che
danno vita allo scintillìo di un gioco
complicatissimo e affascinante
(alludiamo ai cosidetti "trintases") che
Pittanu perfezionò e complicò
fino all'inverosimile in una ricerca di
funambolismo formale che non
riusciva ad appagarlo.
Negli
anni Venti inventò "sa moda" «in cui
ogni possibile ordine sintattico
normale è se non distrutto, sospeso per
lasciare il posto ad una
scomposizione radicale della
lingua-sintassi, sospinta ai bordi
dell'allucinazione inconscia».
Fino
agli ultimi anni della sua vita, il
poeta tresnuraghese sfiderà, con
tenzoni poetico-epistolari, i poeti
contemporanei invitandoli a
partecipare a questo gioco linguistico.
Li sfidava con proposte ardite
e sempre più complesse, dai trintases a
semplice retroga a fiore, fino
al trintasette retrogadu e tent'a
maglia. Pubblicherà alcune di queste
lettere poetiche nel volumetto Su
Parnasu sardu.
Ferocemente
anticlericale al punto da essere
accusato di ateismo, prediligeva,
nelle gare, i ruoli più dissacratori e
anticonformistici.
Costretto
ad emigrare nel 1898. Lo troviamo tra
il 1899 ed il 1900
nell'Iglesiente, minatore nella miniera
di S.Giovanni.
Ad
Iglesias, il 12 settembre 1901, sposò
Mariantonia Sanna con la quale
ebbe un figlio ma non un'unione felice.
Si separarono e fu forse
proprio quest'esperienza negativa a
dettargli le ottave velenose di un
poemetto intriso di misoginia: Astuzia e
ingannos de sa femina
delittuosa.
L'esperienza
operaia
nelle miniere lo portò ad aderire alla
battaglia socialista di
Giuseppe Cavallera già dai primi anni
del Novecento. In occasione di
una campagna elettorale (forse quella
del 1904), compose un poemetto in
46 ottave: Su gridu de su minadore in
cui, sintetizzando il programma
del socialismo riformista di Cavallera,
invitava gli operai ad aderire
alla Lega.
Il poeta
tresnuraghese parteciperà ancora
attivamente alla vita politica isolana
e, attribuendo alla poesia una funzione
di promozione culturale e
politica, inviterà i suoi colleghi a non
impegnarsi esclusivamente per
i premi delle gare.
Nel 1920
subirà anch'egli il fascino del
movimento sardista sviluppato intorno
ai reduci della Brigata Sassari. Nel
marzo di quell'anno pubblicherà ad
Iglesias un poemetto di 97 ottave
dedicato appunto “a onore e gloria
imperitura de sos eroes sardos, ruttos
valorosamente in su campu de
battaglia”. Il poemetto intitolato Su
valore de sos sardos in
gherra,dopo un'introduzione in cui
ripercorre velocemente la storia
della poesia sarda, da Araola e Madau a
Paolo Mossa e Sebastiano Satta,
racconta nella prima parte le imprese
guerriere dei sardi da Amsicora
fino all'avvento dei Savoia. La seconda
parte del poemetto, intitolato
Una regina sarda gherriera, esprime la
glorificazione mitica di
Eleonora d'Arborea. Non sappiamo se
abbia concluso l'opera che doveva,
secondo il progetto iniziale, affrontare
la storia contemporanea fino
“a s'attuale vittoria 1918”.
Rientrato
a Tresnuraghes, Sebastiano Moretti, in
occasione della festa di S.
Antonio di Padova, al quale si dedicava
quell'anno l'antica chiesa di
S. Maria di Itria (poi di Loreto),
ristrutturata e riconsacrata, si
riconciliò con i suoi concittadini in
una memorabile gara poetica che
lo vide insieme a Cubeddu,Testoni, e
Farina. Al termine delle consuete
schermaglie, Moretti offrì al comitato e
ai compaesani “unu modellu
nou”, una delle sue funamboliche
creazioni applicata questa volta alla
rievocazione della vita del santo e
all'invocazione della sua
intercessione. Il 26 agosto 1922 nasce
dunque, dalla penna del poeta
tresnuraghese, la prima moda cantata in
una gara poetica.
Il poeta
trascorse il resto della vita a
Tresnuraghes, spostandosi di frequente
per tutta l'isola, richiestissimo nelle
gare, ammirato maestro dei
giovani improvvisatori che lo
ricorderanno con devozione e affetto.
Opere:
Polemica
poetica tra Antoni Fiore de Bosa e
Sebastiano Moretti de Tresnuraghes,
annu 1887.
Anacreontica dedicata alla regina
Margherita;
Su gridu de
su minatore, 1904;
Sa
devozione in Sardigna, 1911;
Confutazione
critica
a sa poesia de Salvatore Pintus de Tissi
in opposizione a
s'opusculu de Moretti "Sa devozione in
Sardigna", 1912.
Sa
Volontade e su Destinu, 1913.
Su
Parnasu sardu. Epistolario 1900-1919.
Boghes
de Sardigna. Sos male chi affligint
s'isula e sos remadios. Discursu
politicu in rima sarda, 1919.
Su
valore de sos sardos in gherra, 1920.
Sa
campana sarda. Avvertimentos e cunsizos
a sos Sardos elettores,1920.
Astuzias
e ingannos de sa femina delittuosa.
Moda
fatta da Sebastianu Moretti in sa gara
de S. Antoni in Tresnuraghes su
26 de Austu su 1922.
Mussolini
in Sardegna, 10 giugno 1923.
Moda
fatta da Sebustianu Moretti in s'annu
1926 in Villanova Monteleone pro
sa gara in onore de Santu Sebastianu.
Moda "trinetina fiorida".
Moda de
Sebustianu Moretti cantada in Silanus in
onore de S. Antoni Padovanu,
1927-30.
Moda de
Pitanu Moretti cantada in Tresnuraghes
in occasione de sa festa de
Santu Tiriagos, 1928-29.
Pubblicò
alcuni componimenti sulla rivista
“Rassegna Poetica Dialettale”, 1928.
Per le gare
di poesia improvvivata andare alla
sezione Garas
poeticas.
Opere
disponibili:
Poesias
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