Celestino
Caddeo
(Dualchi
1862 - 1945)
Celestino
Caddeo, figlio di Fedele Caddeo
stimato notaio e di Francesca Corda, era
nato a Dualchi il 21 maggio
1862. Rimasto
orfano di padre fu allevato dalla madre
Francesca Corda, anche lei
poetessa e improvvisatrice di bellissimi
mutos. Tra il 1868
e il 1876 frequentò le scuole primarie a
Dulachi,
successivamente il liceo a Bosa. Non
riuscì a completare gli studi a
causa della morte del padre avvenuta nel
1876.
Nel 1883 intraprese la carriera militare
che abbandonò nel 1886 a causa
di un grave incidente per le cui
conseguenze gli venne amputata una
gamba. Rifiutò un impiego, preferendo
vivere dolorosamente, chiuso in
una poesia che trasse spesso ispirazione
dalla sua menomazione.
L’anno
successivo rientra a Dualchi, dove
si dedica ad approfondire gli studi
storici e classici. Si applica con
interesse alla vita politica del suo
comune assumendo importanti
incarichi in seno al consiglio comunale.
Sono numerose le sue
pubblicazioni, partendo da “Corriga
presente”, Partenza delle truppe
Italiane in Libia”, “Scontri guerreschi
tra Sardi e Turchi”, “Poberos
ossos marcinde” e “fizzu ‘e su coro meu”.
Di rilevo la rivista
quindicinale del 1929 “Sa musa”, dove il
Caddeo collabora attivamente.
Muore a Dualchi l’8 ottobre del 1945.
Continuatore,
dopo il Mossa, della poesia logudorese,
scrisse sonetti di vario
argomento, tradusse in versi sardi Ovidio
e Properzio. Molti suoi
sonetti ritraggono la vita patriarcale dei
villaggi sardi.
Poeta fin
dalla più giovane età, divenne
popolarissimo in Sardegna.
Opere
Poesie
scelte in dialetto
sardo-logudorese, Cagliari,
Tipografia Graphical, s.d.
Raccolta
delle canzoni sarde
dialettali,
Oristano, Tipografia S. Pascuttini,
s.d.
Raccolte
di ottave, sonetti,
ecc.,
Cagliari, Tipografia Graphical, s.d.
Tristas
campanas sonade:
lamentu pro una giovana morta su die chi
deviati sposare. Sa campana
trista,
Cagliari, Tipografia Il Torchio, s.d.
Vita di
Eleonora d’Arborea, Nuoro,
Tipografia Ortobene, s.d.
Vita di
Eleonora d’Arborea
sarda eroina:
Canzone in dialetto sardo-logudorese,
Oristano, Tipografia Arborense,
1889.
Vita di
Eleonora d’Arborea
sarda eroina:
Canzone in dialetto sardo-logudorese,
Lanusei, Tipografia Vacca-Mameli,
1916.
Canzone
de sas penas chi suffrin sas animas de su
Purgadoriu e sos suffragios
chi a issas podimos procurare. Vita di
Eleonora d’Arborea (sarda eroina),
[s.l., s.n., 1916]
Vita di
Eleonora d’Arborea,
sarda eroina:
canzone in lingua sarda-logudorese,
Lanusei, Tipografia Vacca-Mameli,
1930.
Cantone
sarda. 2,
Cagliari,
Tipografia Mulas, s.d.
Canzoni
sarde, Oristano,
Tipografia Arborense, s.d.
Fronde, Faenza,
Tipografia Pietro Conti, 1884.
Canzone
sarda [subra sas
penas chi suffrint sas animas de su
purgatoriu e sos suffragios chi a
issas podimos procurare], Oristano,
Tipografia Arborense, 1887.
Canzoni
sarde in dialetto
logudorese,
Oristano, Tipografia Arborense, 1888.
Inni
sardi ad Orotelli: da
una visita fattavi nei primi quattro
giorni del 1904,
Sassari,
Tipografia Ubaldo Satta, 1904.
Bosa:
canzone sarda logudorese, Tempio,
Tipografia G. Tortu, [1915].
Cenni su
Bortigali: Versi in
lingua sarda logudorese, Oristano,
Tipografia S. Pascuttini, 1927.
Canzoni
sarde bernesche,
Lanusei,
Tipografia Vacca-Mameli, 1930.
Le poesie.
Raccolta di poesie
edite e inedite del poeta dualchese, a cura di
C.
Demuro-A. Fois-C. Masala,
Nuoro, Tipografia Soligraf, 1995.
Bibliografia
Libri e
riviste. Sonetti
dialettali,
“L’Unione sarda”, Cagliari, 25 giugno
1914.
B. Pippia
Murgia, Un poeta dialettale
sardo: Celestino Caddeo,
“L’Unione sarda”, Cagliari, 31 luglio
1929.
R. Ciasca,
Bibliografia sarda, Roma, 1931-34,
vol. I, pp. 237-238, nn. 2289-2304.
D. Manca, Le poesie
di Celestino Caddeo, “La Grotta della
Vipera”, XXI, 72-73, 1995, pp.
63-64.
Opere
disponibili:
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